comunità di geologia

giovedì 7 settembre 2017

Disk UFO Theremino - tromografo per HVSR





PROTOTIPO TROMOGRAFO SPERIMENTALE - SISMOGRAFO 

UFO

Monitoraggio fabbricati . sismografo
il grande Lello, una delle colonne portanti del progetto THEREMINO






La forma individuata è il risultato di alcune considerazioni sperimentale non per motivi estetici o di designer:
1) forma circolare per avere la minima resistenza al vento
2) cupola semisferica ribassata per avere la minima resistenza al vento
3) baricentro molto ribassato per avere la massima stabilità
4) Peso aumentato da una zavorre in piombo
5) Diametro sufficientemente largo per avere una maggiore stabilità
6) materiale in policarbonato per isolare acusticamente i geofoni dai rumori antropici ed ambientali







seguono tre immagini degli spaik,s di appoggio sul terreno dello strumento

lo 
spike e bullone di fissaggio



Bullone di fissaggio




i tre spike's  montati

CONTROLLATE SE IL VOSTRO STRUMENTO OSSERVA QUESTE PRESCRIZIONI. NE POTRETE VALUTARE LA FUNZIONALITA'
Purtroppo molti di questi punti non vengono considerati dalle norme UNI che si limitano a dire quanti campioni 
si devono acquisire, la durata dell'acquisizione , i bit necessari, eventuali gain ecc senza considerare gli elementi sopra accennati molto importanti per una buona riuscita dello strumento.


Per la realizzazione dell'ufo si è cercato di evitare errori di progettazione spesso sottovalutati in certi strumenti professionali;
1) I cavi non devono essere posizionati verticalmente rispetto allo strumento perché causano vibrazioni dovute al vento, il cavo ha l'effetto " bandiera " generando frequenze orizzontali che non hanno nulla a che fare con i microtremori....
2) aumento sella larghezza della base di appoggio, in questo modo i tre puntali che poggiano sul terreno aumentano la stabilita dello strumento e garantiscono una riduzione della rumorosità strumentale indotta da vento e rumori antropici
3) distanza identica tre i vari puntali, in questo modo si ha una eguale distribuzione a 360 ° delle vibrazioni indotte del terreno
4) con il piombo di zavorra si è aumentato la pressione sul terreno evitando cosi saltellamenti verticali e garantendo una maggiore aderenza e continuità tra terreno e strumento
5) La zavorra in piombo posizionata nella arte medio bassa della piastra e l'alleggerimento della cupola hanno spostato il baricentro strumentale a pochi cm dal piano di appoggio sul terreno, ciò va a favore della stabilita
6) La forma rotondeggiante della piastra e la forma semisferica della cupola permette di avere un alto grado si permeabilità al vento, possibile affondate la piastra di 4- 5 cm nel terremo estirpando la cotica erbosa superficiale, in questo modo dal piano si campagna spunta solo la cupola riducendo ulteriormente l'effetto vento.
7) Isolamento acustico del geofono grazie allo spessore della cupola, in questo modo di riduce l'effetto "microfono" dei geofoni che trasformano i rumori acustici in fastidiosi disturbi e rumori random.
8) Spessori centimetrici delle pareti dell'ufo per evitare vibrazioni dannose dovute a spessori millimetrici dei contenitori spesso in plastica della scatola utilizzata.
9) minima superficie laterale per ridurre l'impatto con il vento
10) la forma tondeggiante e semisferica della piastra e della cupola permette di avere la medesima disposta al vento in tutti i 360 gradi
11) contenitore basso e largo, e pesante al contrario di molti strumenti stretti alti e leggeri con pareti di lamierino sottile (vere casse acustiche), il contrario di come dovrebbero essere.
12) Molta cura nel posizionamento all'interno dello strumento dell'elettronica e dei geofoni, riduzione al massimo di componenti inutili che hanno lo scopo di sporcare il segnale e una cura per schermare il segnale da inquinamento elettromagnetico.
Piccoli accorgimenti che sommati tra loro permettono di migliorare ulteriormente le prestazioni meccaniche del contenitore spesso poco curato
Provate a vedere su base 12 quanti sono i punti rispettati dal Vostro sistema di acquisizione, potrete valutare la cura con cui è stata realizzata la meccanica strumentale.

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